Pak choi
Nome scientifico
Brassica rapa chinensis
Famiglia
Brassicacaeae
Coltivato da
Re Laurino di Zanini Gabriele - Modena
Curiosità e coltivazione biologica
Esistono molte specie di cavoli, ma sicuramente questa è tra le forme meno riconoscibili, il pak choi infatti assomiglia moltissimo alle biete da costa, ma non condivide molto altro con questo ortaggio a parte la forma. Originario della Cina, a cui deve il nome scientifico, è ora molto apprezzato anche in Occidente, per le sue proprietà benefiche ma sopratutto perché re incontrastato dei piatti asiatici che spesso troviamo nella ristorazione e nelle ricette orientali che impazzano nel web.
Fa bene perchè...
Il pak choi ha un’elevata concentrazione di sostanze antitumorali, come tutte le specie appartenenti alla famiglia delle Brassiche infatti è molto indicato in un regime alimentare salutista e di prevenzione per questo tipo di patologie. Ricco di fibre e minerali e con pochissime calorie, aiuta l’intestino pigro e contrasta il diabete.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
Si possono consumare in moltissimi modi, sia crudi che cotti. Il gusto è gradevolissimo, con qualche nota leggermente amara, si mangia tutto, dalla costa alle foglie, prediligendo cotture veloci e che ne preservino le proprietà. Usato spesso come contorno a piatti a base di carne o pesce, si presta soprattutto per essere uno dei componenti dei famosi piatti unici di ispirazione orientale, con cereali, legumi e verdure appunto.