Cardo
Nome scientifico
Cynara Cardunculus Altilis
Famiglia
Brassicacee
Coltivato da
“Armonia Verde” Pozzolengo, “Fiorenzo Bonatti” Desenzano
Stagionalità
Curiosità e coltivazione biologica
Il cardo è una pianta molto antica, appartenente alla famiglia dei carciofi. Il nome è abbastanza generico in quanto nel linguaggio comune si riferisce a diversi generi e specie di piante.
Anche se poco ricercati, i cardi sono molto versatili in cucina e possono essere cucinati in tantissimi modi.
La parte commestibile del cardo è il gambo ed ha un sapore delicato che richiama le note del sapore del carciofo e del sedano.
Il cardo è un ortaggio difficile da coltivare. I suoi gambi sono piuttosto duri e di sapore amarognolo devono essere coltivati il più possibile in assenza di luce per limitare l’amaro e renderli più candidi.
Devono subire inoltre l’effetto delle gelate tardo-autunnali per divenire più teneri.
Fa bene perchè...
Il cardo è una buona fonte di fibre, è ricco di potassio e ipocalorico.
Ha proprietà depurative del fegato, perché stimola la secrezione biliare, e dell’intestino.
Aiuta a eliminare tossine, scorie e radicali liberi.
Il cardo ha pochissime calorie e un indice di sazietà piuttosto alto, quindi può essere arricchito di sapore anche utilizzando una certa quantità di grassi pur mantenendo una elevata sazietà.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
I gambi devono essere croccanti e larghi, bianchi e compatti.
Per evitare che scuriscano cuoceteli in acqua acidulata con del limone oppure con l’aggiunta di un cucchiaino di farina.
Va fatto bollire per 40 minuti eliminando prima le estremità con le foglie e togliendo la pellicola filamentosa che ricopre le coste. Le coste interne più tenere meglio tenerle protette da quelle esterne più grandi durante la cottura.
Mondato e sbollentato si può surgelare, mentre in frigorifero è consigliabile conservarlo in un sacchetto di cellophan su cui avrete praticato dei fori.
Si sposa molto bene con le acciughe sotto sale, infatti è un ottimo accompagnamento per la bagna cauda piemontese a base di acciughe, burro e aglio.