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Cachi

Nome scientifico

Diospyros kaki

Famiglia

Ebenacee

Coltivato da

Cambi Giovanni (Modena), F.lli Loda (Brescia)

Stagionalità

G
F
M
A
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G
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A
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D

Curiosità e coltivazione biologica

Detto anche Mela d’Oriente, è tra le più più antiche piante coltivate dall’uomo. Originario delle zone montuose e collinari della Cina meridionale, si adatta bene ai climi freddi e secchi, teme invece l’umidità. Si è diffuso in Europa intorno alla metà dell’Ottocento.

Poiché non è un frutto particolarmente delicato da seguire, viene mantenuto solo con la potatura e il drenaggio del terreno. L’unica accortezza del biologico e che non vengono utilizzate sostanze di sintesi chimica per la stimolazione della maturazione.

Fa bene perchè...

I cachi sono un’ottima fonte di beta-carotene, di vitamina C e di potassio, oltre che una discreta fonte di fibre. Sono ricchi di zuccheri e per questo motivo sono particolarmente adatti a bambini, anziani e a chi pratica sport.

Hanno proprietà astringenti e sono un naturale rimedio contro la stanchezza e le malattie infettive tipiche della stagione. Proprio per tutte queste caratteristiche  possiamo considerare questo frutto un prezioso alleato per affrontare al meglio la stagione fredda.

Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!

I cachi devono esser consumati solo a maturazione completa, altrimenti i tannini, in essi largamente contenuti, conferiscono alla polpa la tipica caratteristica allappante (si dice che il cachi “lega”).

Solitamente vengono raccolti ancora acerbi e lasciati maturare in seguito. Per facilitarne la maturazione potete metterli in una fruttiera con una mela, che ne accelera il processo.