Borragine
Nome scientifico
Borago officinalis
Famiglia
Boraginaceae
Coltivato da
Ca’ Magre ( Isola della scala – Verona)
Stagionalità
Curiosità e coltivazione biologica
Di probabile provenienza orientale, è diffusa in Europa principalmente come erba spontanea che cresce anche fino ad altitudini di 1000 mt s.l.m. Il suo nome deve la sua origine al termine latino borra che significa lana ruvida, dovuta alla peluria che ricopre il fusto e le foglie. E’ una pianta aromatica perenne, con foglie ovali ricoperte di una leggera peluria, che si elimina con la cottura e infiorescenze molto particolari di colore viola. Può essere disponibile quasi tutto l’anno, infatti se seminata in autunno ha una fioritura primaverile, se in primavera, sarà pronta per una fioritura in estate. Seminandola in modo graduale si potranno avere sempre foglie giovani.
Nella coltivazione biologica, come in tutte le piante a foglia, spesso c’è un po’ di laboriosità per la lotta contro le infestanti, che viene affrontata naturalmente non con metodi chimici, ma con metodi meccanici.
Fa bene perchè...
…ha numerose proprietà terapeutiche, derivanti dall’uso dei suoi fiori o delle foglie. Tra i più conosciuti, l’uso come espettorante, per le proprietà lenitive delle mucose arrossate, quindi ideale per i malanni di stagione, come mal di gola e tosse. Le stesse proprietà lenitive valgono anche per curare arrossamenti, eczemi e brufoli cutanei. La presenza di acido linoleico e acidi grassi essenziali Omega-6, oltre ad aiutare a mantenere unghie e capelli sani, sono elementi necessari a una corretta funzione cardiovascolare. La presenza di vitamine, in particolare la C e sali minerali, soprattutto calcio e potassio, le attribuiscono proprietà diuretiche, depurative ed emollienti. Lo sapevate che la pianta contiene fitoestrogeni naturali? Questi aiutano ad aumentare il latte materno nelle puerpere e a regolare la funzione ormonale.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
Molto utilizzata in cucina fresca, utilizzando le foglie giovani, il fiore si presta anche come decorazione del piatto o per colorare bevande fresche o l’aceto bianco. Nelle ricette più tradizionali viene utilizzata cotta per insaporire minestroni o il ripieno di ravioli. Consigliamo di utilizzarne le foglie e i fiori appena sbocciati e consumarli freschi, perché molto delicati.