Bieta colorata
Nome scientifico
Beta vulgaris
Famiglia
Chenopodiaceae
Coltivato da
“Armonia Verde” Pozzolengo, “Fiorenzo Bonatti” Desenzano del Garda, “La Venzaga” Lonato del Garda
Curiosità e coltivazione biologica
Esistono numerose varietà di bietole, le più comuni sono quelle con la costa bianca, ma esistono anche queste con coste colorate, bellissime da vedere e sempre dolci da gustare in molti modi differenti.
Si coltiva in tutte le zone temperate del Mondo, e pertanto ne esistono di tantissime varietà.
Le biete, per la loro conformazione della costa, con molte nervature e insenature, si offrono per trattenere i terriccio alla base e con lui purtroppo, anche le eventuali sostanze disciolte, come pesticidi e concimi di sintesi, usati nell’agricoltura convenzionale. Coltivare la bieta biologica garantisce al consumatore l’assenza di sostanze nocive e pesticidi residui. La difficoltà dell’agricoltura biologica in questa coltivazione, è tutta nell’attacco a queste tenere foglie da parte di parassiti come lumache e bruchi, che sanno bene quanto dolci siano, dunque non stupitevi se troverete qualche buchino qua e là.
Fa bene perchè...
Ricche di vitamine A e C, sali minerali (calcio e sodio), sono anche ottime fonti di fibre, perfette dunque per regolarizzare l’intestino. I colori delle coste sono indice di presenza betacarotene e antiossidanti, alleati della salute.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
Potete consumare le tenere foglie anche crude in insalata, condite con olio e limone vi daranno un pieno di energia e ferro. Le foglie più grandi e le coste possono essere usate, in varie ricette una volta sbollentate in acqua. Anche a forno diventano squisite. Sbizzarritevi in torte salate, paste ripiene, come ravioli, o gnocchi. Il loro gusto dolce è l’ideale per preparare brodi vegetali anche per i più piccoli. Un unico accorgimento è che contenendo acido ossalico, un consumo eccessivo e continuativo potrebbe limitare l’assorbimento di ferro da parte dell’organismo. Dunque il motto è sempre: variare la dieta!