Albicocca
Nome scientifico
Prunus armeniaca
Famiglia
Rosacee
Coltivato da
diversi produttori del Veronese
Stagionalità
Curiosità e coltivazione biologica
La pianta dell’albicocca appartiene alla stessa famiglia della ciliegia, della pesca e della prugna. Questi sono i frutti tra i più delicati della stagione, perché molto sensibili alle intemperie climatiche, quindi non è semplice ottenere un buon prodotto biologico. Rispetto all’agricoltura tradizionale, dove per contrastare la loro vulnerabilità si usano molti trattamenti con sostanze chimiche, le nostre albicocche crescono secondo i parametri dell’agricoltura biologica, che garantiscono la salubrità e il gusto autentico del frutto.
Pianta originaria della Cina nord-orientale, quasi al confine con la Russia. Venne introdotta nel mediterraneo dai romani.
Fa bene perchè...
L’albicocca è ricca di vitamine A, B, C e carotenoidi. Due etti di albicocche fresche forniscono il 100% del fabbisogno giornaliero di vitamina A di un adulto. L’apporto di vitamina A delle albicocche contribuisce alla protezione delle mucose interne all’organismo, della pelle, delle unghie e dei capelli. Ricca anche si sali minerali, che ci aiutano a ritrovare l’equilibrio nei primi caldi estivi. La sua assunzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica. Le albicocche sono un ottimo alimento per la prevenzione dei tumori, sono infatti annoverate tra i “super alimenti“. Secondo alcuni studi, la vitamina B17 sarebbe in grado di aggredire ed annientare le cellule malate dell’organismo, in particolare quelle di alcuni tipi di tumore.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
L’albicocca va consumata quando è matura ed entro pochi giorni (3-4 giorni), perché è facilmente deperibile.
Può essere un ottimo accompagnamento allo yogurt per la vostra colazione, oppure usata come ingrediente in macedonie e frullati estivi. Noi ve la suggeriamo in alcune ricette dolci ed altre alternative.