Melograno

Nome scientifico

Punica granatum

Famiglia

Punicacee

Coltivato da

Matera

Stagionalità

G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D

Curiosità e coltivazione biologica

Il melograno è un frutto che nasce da un arbusto spinoso originario dell’Asia occidentale. Coltivato in un terreno profondo e fertile fino a 7 m, è una pianta rustica che richiede poche cure di coltivazione e non riceve alcun trattamento antiparassitario o concime chimico.

Fa bene perchè...

…ha poche calorie ed elevati valori nutrizionali e terapeutici.

Contiene sostanze antiossidanti e anti-invecchiamento come polifenoli, tannini, antocianine e potassio, un sale minerale con effetti diuretici e drenanti e quindi detossinante. I flavonoidi presenti aiutano invece l’elasticità dei vasi sanguigni, l’ossigenazione dei tessuti, insieme alle vitamine A e B di cui è ricco.

Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!

I melograni si conservano a lungo, fuori dal frigorifero, i semini si possono anche congelare conservandoli in un contenitore ermetico. Ideale per dare un pò di colore e di acidità alle insalate, nei dessert o per fare gelatinebevande dissetanti, granite, marmellate. Lo sapevate che lo sciroppo di melagrana si usa per fare la “granatina”?

Il melograno ha anche differenti valori simbolici, tra i quali abbondanza e prosperità, un ideale elemento decorativo per addobbare le tavole delle feste come segno ben augurante.

Ma come estrarre i chicci di melograno?

Naturalmente non uno per uno! Vi sveliamo come. Il metodo più veloce per estrarli è quello di tagliare a metà la buccia seguendo la linea presente sulla buccia esterna, poi girare al contrario le due metà e sbattere sulla calotta con un cucchiaio in modo da far cadere i semi in una ciotola. Eviterete anche di sporcarvi e di rompere i semi.